In Campania esistono ancora tendenze «di illegalità diffusa» in particolare sulle pensioni “facili” così nella relazione annuale rappresenta la realtà campana il procuratore regionale della Corte dei Conti, Tommaso Cottone. Sul piano regionale, grazie ad una politica mirata dell’attuale governo prosegue l’azione di risanamento dei conti della sanità. La corte e i cuoi collaboratori, nel 2014 hanno perseguito quanti individui hanno avuto, senza averne i titoli, benefici previdenziali o pensionistici. Infatti, a seguito dei controlli effettuati dalle INPS provinciali competenti per territorio sono state riscontrate circa 5.543 posizioni irregolari per le quali è stata disposta la revoca ed è stata anche avviata l’azione per il recupero delle somme erogate. Su questo fronte è stata avviata l’azione di recupero dell’indebito per un circa un milione e mezzo di euro. Nel corso del 2014, inoltre sono stati instaurati molti sequestri cautelari per un importo che ammonta a circa 121 milioni di euro. Un “vulnus” è ancora rappresentata dalle società partecipate dei comuni e non solo, ha detto il Procuratore Cottone, «che oltre ad avere prodotto ingentissime perdite patrimoniali hanno lasciato in eredità soprattutto alla Regione e agli enti locali, un gran numero di lavoratori da collocare e stabilizzare in contesti già appesantiti da organici non compatibili con le indicazioni della legge di stabilità».